“La bellezza è negli occhi di chi guarda”
J.W. Goethe
Quadri pop art e fotografia in bianco e nero a Recco
Da sempre in viaggio. Con l’idea di apprendere, nutrirsi di altre culture, allargare gli orizzonti. La bellezza come linfa essenziale di vita. Orizzonti spostati ed animi conosciute
POP ART | PHOTOGRAPHER | CONTEMPORARY ARTIST | MATERIAL ART | ENVIROMENTAL & RE-USED CREATIVE
RE-USED CREATIVE
“La differenza fra realtà e finzione è l’immaginazione artistica.”
J. Franzen
La bellezza è ovunque. Ma non si fa conquistare facilmente.
E’ necessario “lo sguardo”.
Non solo atto percettivo di biologica natura, ma intuizione, necessità dell’anima, impulso ed istinto animale, delicatezza del tocco, pazienza.
Calker ha educato il suo sguardo sulle cose durante tutta la sua vita: posandolo tra i carrugi della sua Genova, lanciandolo con scatto fulmineo sui mari che porta dentro, soffiandolo tra le vele delle barche sulle quali, inginocchiato, ha levigato il legno per tanti anni, trasformando la materia grezza in tappeti splendenti. La ricerca della bellezza per Calker non è una fra le tante cose che gli appartengono, ma è la cifra identitaria per eccellenza del suo essere gettato nel mondo.
Al punto da aver scovato bellezza anche in mezzo all’inferno, dove bellezza non c’è. E’ un viaggio. In barca a vela, in moto, in macchina, a piedi…. La sua macchina fotografica è il suo sguardo, il suo sguardo è l’amore per la vita. Incessante. Non sorprende dunque che a 60 anni Calker inciampi nella propria arte, dopo aver forsennatamente ammirato l’arte dei grandi autori. E non sorprende che la sua arte abbia i colori e le materie della sua vita: legno, siliconi, resine, conchiglie, ossi di seppia… Materiale di scarto delle falegnamerie, ma non solo. Materia di risacca sulle rive delle sue spiagge, forme geometriche di bottiglie dei gin di cui gode le fragranze, di cui non si spreca nulla tanto meno la perfezione delle forme.
Materia tutta e varia che riprende vita nel suo laboratorio che prima di essere un luogo fisico è un uno spazio onirico, una visione. L’arte di Calker è di più. E’ impegno civile, ostinata testimonianza di bisogno di giustizia, ritorno alle origini del suo passato militante a favore dei diritti sociali e della pace. Non a caso i bitter Campari si trasformano nei colori della pace in “LIFE:Caulking&Bitter” ed in maniera ancor più forte in “Genocidio” la bandiera Palestinese riprodotta in silicone e resina si tinge di sangue ed è dilaniata dai detriti delle esplosioni. Ancora, la sua arte è leggerezza: musica jazz, canzone popolare, i foulard di hermes, cultura pop! Guardare le opere di Calker, insomma, è ascoltare il lungo racconto del suo percorso di vita e del viaggio… che inizia ora.
Critica letteraria e d’arte – Flora Salveti
Charlotte Brontë
Calker è un nome antico, calafato, cioè colui che stagnava e rendeva navigabile le imbarcazioni. Ecco dove nasce Calkerart, un frequentatore di navi, un artigiano che, identificandosi con la figura eccezionale del calafato, trova il suo modo di comunicare.
La sua arte è prevalentemente materica e, proprio attraverso la materia, parla un linguaggio personale, offre la propria visione della vita e riesce, come un calafato appunto, a stendere la sua arte tra le fessure e gli spiragli dell’anima altrui, nel tentativo di “saldare rapporti” resistenti e duraturi con se stesso e con chi lo guarda.
Con Calker scopriamo la grande capacità di recuperare e utilizzare materie di ogni tipo, riciclandole, trasformandole e destinandole a nuova vita: così legno, materiali di scarto di lavorazioni, elementi naturali e oggetti trovati occasionalmente o regalati dagli amici, nelle sue abili mani diventano linguaggio artistico e trasmettono passione, espressione, arte, emozione.
I siliconi e le resine, scoperti e sperimentati durante l’esperienza lavorativa, hanno ampliato l’orizzonte del suo sguardo e scaturiscono così nuove idee e forniscono l’opportunità di creare immagini combinando spatolate di colori, scanalature, punti, spruzzi, linee e forme che si aprono all’interpretazione di messaggi e concetti, così che l’opera appena nata non appartiene più soltanto all’artista ma diventa di tutti coloro che guardandola se ne appropriano, ne assorbono le emozioni e la interpretano.
Sono opere originali che esprimono una grande personalità, un carattere, un modo di reinterpretare la realtà, opere che ci rapiscono e trasportano in viaggi immaginari il mondo della fotografia è da sempre ricerca di belleza, dialogo puntando dritto all’anima della gente, alternanza di linee, di geometrie, luci ed emozioni. Con la profonda intensità del bianco e nero e l’incisività del colore ci comunica il bisogno di osservare e riconoscere il mondo e l’altro, ciò che spesso sfugge. Emozioni
